
La finitura avviene dopo la lavorazione della pietra da parte dell'uomo, mediante reazioni meccaniche, termiche o chimiche. Questo aspetto è importante, essendo utilizzato per la selezione della pietra naturale in vari progetti e allestimenti.
A seconda del metodo di lavorazione vengono definite le seguenti tipologie di finiture:
• lucidatrice (it: levigato): la superficie della pietra è liscia e lucida (riflette almeno il 79% della luce solare).Si ottiene mediante un procedimento meccanico di lucidatura della superficie mediante foreste). Dopo la pulizia e l'impermeabilizzazione si ottiene una superficie lucida con porosità prossima allo zero. La finitura è consigliata per pavimenti, pareti, controsoffitti.
• Stuoia (it: levigato): la superficie è liscia (riflette al massimo il 30% di luce) e leggermente porosa. Si ottiene lucidando con dischi diamantati woods/, con varie granulazioni. È consigliato in ambienti interni ed esterni, con bassa umidità.
• Fiama (it: fiammato): si ottiene a seguito di processi termici. La superficie viene sottoposta ad uno shock termico ad una temperatura molto elevata di circa 2500°C applicando una fiamma (es.ossiacetilene) con un angolo di 45°C, quindi si raffredda improvvisamente. A seguito di tali cicli, i cristalli cadono dalla roccia. Le piastre così trattate sono consigliate per il montaggio all'esterno.
• antiquariato (it: burattato): l'invecchiamento della pietra avviene mediante processi meccanici o chimici (vibrazione, sabbiatura). L'aspetto è opaco, rustico e datato, leggermente polveroso, i colori sono pallidi Si ottiene solitamente ponendo la lastra in un tamburo di gomma in cui sono presenti particelle di pietra, sabbia e acqua, si agita per un periodo di 3-5 settimane, fino ad ottenere l'effetto desiderato. Può essere utilizzato sia all'interno che all'esterno.
• naturalmente (es: naturale): si ottiene eseguendo le operazioni di taglio sulla pietra, così come viene estratta dalla cava, senza applicare alcuna finitura.Consigliato in progetti interni o esterni.
• irruvidito (it: bocciardato): la finitura si ottiene manualmente o meccanicamente, colpendo la superficie della pietra con un apposito martello, (inizialmente si chiamava buciarda da cui il nome della finitura) dotato di testine in acciaio a forma di piccoli piramidi i denti. La superficie risultante è sotto forma di microcrateri,  , profondità di 1-3 mm e   ugualmente ampia e uniformemente distribuita; È consigliato per il design di interni o esterni.
• spazzolato (it: spazzolato): ottenuto utilizzando speciali spazzole rotanti abrasive. Può essere utilizzato sia all'interno che all'esterno.
• Sfuggito (it: split face): ottenuto tagliando la superficie della pietra a seguito di un colpo sui bordi con un tipo di martello montato su un dispositivo pneumatico. Un'opzione di fuga, con un'estetica particolare, è quella in cui i piatti non sono piatti, i bordi del piatto sono su un piano più basso rispetto al centro del piatto (finitura a fungo). Questa procedura viene eseguita manualmente Viene utilizzata nella progettazione di interni ed esterni
• intagliato (bordo cesellato): ottenuto scheggiando i bordi mediante processi meccanici. Può essere utilizzato sia all'interno che all'esterno.
• Periat/daltuit : si ottiene applicando procedimenti di spazzolatura e scalpellatura.
• Diviso (it: fenditura naturale, riven): l'ardesia e alcune varietà di calcare hanno strati, possono spaccarsi naturalmente. Se i tagli vengono eseguiti parallelamente a questi strati o esattamente su di essi, si ottengono lastre che non necessitano di altre finiture e vengono utilizzate come tali. La pietra poligonale negli allestimenti esterni ne è un esempio eloquente
• Finitura in pelle : è una superficie semilucida (tra lucida e opaca), simile alla superficie anticata. L'aspetto è leggermente ondulato e il tatto è simile a quello del ciottolo. Consigliato per zone umide. Evitare spazi con elevate possibilità di macchiatura.
• non lucidato (it: taglio segato): risulta dal taglio grezzo, con dischi dentati, per la pietra. La superficie è ruvida e irregolare, con piccoli
solchi e increspature, in quanto rimangono nella norma del disco.
Più spesso utilizzato per granito, arenaria e ardesia nei rivestimenti esterni.
• disseccato (sabbiato): ottenuto spruzzando elementi abrasivi (sabbia, particelle ceramiche) sulla superficie della pietra, sotto pressione, in combinazione con acqua o aria compressa. La sabbiatura può essere utilizzata per incidere la pietra. La superficie sabbiata può essere ottenuta anche sotto l'azione di alcuni fattori chimici corrosivi.